(18.9 c'è solo una mia breve annotazione sul blog di Beppe Grillo, sotto la voce "commenti")
W LA PRIMA RIVOLUZIONE IDEALE ITALIANA se è una rivoluzione contro i politici troppi, strapagati, ladri e corrotti, piduisti e stragisti (alcuni cattivi maestri di Ia e IIa generazione sono ancora in auge, gli apprendisti di IIIa generazione sono ben piazzati), nullafacenti, assenteisti, pervertiti (credo che il fatto che sia stato prospettato il "ricongiungimento familiare" dei parlamentari, ma con tono serio, non scherzoso, richieda una seria e non scherzosa riflessione), clientelari, nepotisti, alacri organizzatori e cultori del proprio futuro (oltre che di familiari, parenti, amici, sodali, leccapiedi e portaborse) e massacratori del nostro, ignoranti, incapaci non dico di contare qualcosa in politica estera, di affrancarsi e far affrancare noi italiani dal vassallaggio verso l'America e il Vaticano, il che comporta vassallaggio anche nei confronti degli altri Paesi Europei e discredito nei confronti del resto del Mondo, con sofferenza, ahimé, ad ogni livello, dei cittadini, non dico di cercare di raddrizzare le croniche devianze dei servizi segreti (che dovrebbero operare "per" il popolo e non "contro" il popolo), non dico di mettere finalmente mano alle annosissime problematiche del meridione, dell'occupazione e sottoccupazione, della miseria e del degrado urbano (e urbanistico), farsi carico di fenomeni complessi e insidiosi come la droga e la prostituzione, migliorare la situazione economica e culturale del Paese, contenere la tasse, fronteggiare il debito pubblico, fare la lotta alla mafia e alla camorra, mettere in prigione i delinquenti (anche se "colletti bianchi"), garantire la sicurezza dei cittadini e l'ordine pubblico, promuovere un'informazione libera e corretta, intervenire sulle enormi disfunzioni della giustizia, ma, santiddio, di far volare gli aerei e far funzionare i telefoni, i treni, la televisione, far andare decentemente scuole e ospedali, erogare elettricità, gas, estrarre il petrolio, aggiustare le strade, ritirare la monnezza, produttori di sprechi (a cosa serve un Superprocuratore Nazionale Antimafia, con tanto di sostituti, staff, suppellettili, auto blindate, scorte? Che ci fa eternamente accanto al Capo dello Stato, impettito in alta uniforme, il Capo delle Forze Armate invece di andare a lavorare? Attende ordini per Houston? E' pronto a collegarsi con la linea rossa al Cremlino? Quanto costano all'Erario gli appannaggi degli ex Presidenti della Repubblica? E questo è il meno, se ne parla qui perché fa scena), nemici, quindi del Paese [altro che "mandare a quel paese"! Eviterei "in galera!" Slogan già abusato in passato, ma senza nessuna produttiva conseguenza; per ora va bene "affanculo!" anche se, forse andrebbe meglio "alla gogna!" E chi sa... Grillo facci sognare (a farci vomitare - per non dire altro - ci ha già pensato Di Pietro)! "Alla ghigliottina!"]; contro le auto blu, i portaborse, le guardie del corpo, le pensioni d'oro dopo 1/2 legislatura, i viaggi di Stato, [certamente inutili, se non tutti, quasi... per come siamo conciati... (povero Stato! Paga essendo le spese iscritte al suo bilancio; in questo senso può parlarsi di "viaggi di Stato", ma poiché alla fine paghiamo noi, dovrebbe parlarsi di "viaggi delle nostre tasche")] con familiari, parenti, amici, corti e cortigiani/e al seguito, il gigantismo dell'apparato della Pubblica Amministrazione e di Governo, in un Paese piccolo e senza grandi velleità internazionali, la moltiplicazione di tutto ciò e la ricaduta su vassalli e feudatari vari di Regioni, Province, Comuni, Parastato, Enti (inutili) non territoriali di specie sconosciute in natura, che solo la fervida fantasia di vampiri e sanguisughe del Potere può immaginare, lo strozzamento della società e delle speranze dei giovani, grazie a tutto quanto sopra; contro il "sistema" che tutto questo delinea, la realizzazione della vera Unità d'Italia, la perfetta identità e indissolubile unione tra Destra e Sinistra, e Centro; anzi il Centro è la fotografia realistica, la sublimazione del tutto (in fondo non siamo lontani dall'epoca di Luigi XVI. Il popolo italiano non è né migliore né peggiore dei suoi governanti; è semplicemente vittima del "sistema" come or ora descritto); sono pronto a fare tutto quanto possa essere utile e necessario. Ditemi solo come mettermi i contatto.
SE INVECE E' UNA STRONZATA... niente... è la solita. Tutto a posto... per come ci siamo abituati in Italia...
In bocca al lupo lo stesso e... alla prossima...
(successivamente spedita, con degli adattamenti, il 24.9 in tre puntate data la lunghezza al blog di Beppe Grillo come commento a "condannati e partiti" e il 25.9 ad ANNOZERO)
2 commenti:
Rivoluzione col sorriso.
Molti sono stati i tentativi rivoluzionari in questo paese.
Bande armate fasciste o comuniste (sappiamo come è andata a finire)
Abbiamo anche partecipato alla delegittimazione di un 'intera classe dirigente, attraverso strategie "democratiche" e "giustizialiste" (sappiamo come è andata a finire)
Anche la minaccia secessionista, per traghettare l'Italia verso un modello di stato federale, risolutivo di tutti i nostri problemi, non è andata a buon fine (ogni tanto qualcuno ci ricorda che questa minaccia esiste ancora; però nessuno se lo caga).
Adesso finalmente ci pensano i comici a fare la rivoluzione: grazie alla satira e all'umorismo, spingono le masse verso la consapevolezza e quindi al cambiamento.
I comici!!!!!???????
Va bè del resto la comicità è una prerogativa di questo paese.
Chiudiamo gli occhi e immaginiamo la barca di Mastella che alla deriva si porta via Lui, Della Valle e Rossella. Da buttarsi via dal ridere.
Praticamente un film di Vanzina (colgo l'occasione per inviare i miei saluti a quel poveraccio che si sta facendo 2 e mezzo alle sbarre).
Dunque proviamo anche questa, alla peggio le risate saranno garantite
Hasta la victoria.....forse
skakk
Caro skakk è veramente difficilissimo rivoltare l'Italia. Ormai i tempi sono praticamente andati,inoltre, a parte i "fermi" istituzionali: Vaticano, CIA, Europa, Entourage politico ed economico, c'è la voragine della gente: troppi capi e capetti in giro, troppi vecchi, troppe associazioni sostanzialmente benefiche e calmieratrici. Che si fa? Si spera nei giovani, o meglio nei giovanissimi, ma non bisogna abbandonarli, seguirli senza soffocarli.
Un forte abbraccio.
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