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venerdì 29 febbraio 2008

Alla Stampa Italiana e p.c. ai Ministeri della Giustizia e dell'Interno

MA LA STAMPA ITALIANA (cartacea e televisiva) HA DEFINITIVAMENTE PERSO IL SENSO DELLA VERGOGNA?

Noi vorremmo sapere i nomi degli evasori del Lichtenstein, ed invece continuano ad ammannirci le fregnacce di Olindo e Rosa e la faccia di pera di Azouz (povero te! Forse non sai quello che ti sei scansato e, con questi detectives e magistrati che ci ritroviamo, ti sarebbe capitato se non ci fosse stato il vicino accoltellato sopravvissuto. Stammi a sentire, ringrazia Allah con la faccia per terra, ma nel senso letterale del termine!).

MA IL TOP LO HANNO RAGGIUNTO CON I FRATELLINI DI GRAVINA

Invece di protestare vibratamente perché non vengono mandati a casa a calci nel culo gli inquirenti, cominciando dal capo della Procura, e la polizia dal Questore all’ultimo agente semplice, per aver cagionato la morte di Ciccio e Tore; anche un deficiente cronico avrebbe capito che bisognava setacciare a fondo almeno le case abbandonate, nelle vicinanze (a parte la responsabilità dei genitori più impegnati a gettarsi reciprocamente fango addosso che a trovare i figli per ignoranza, arretratezza ecc. – ma la scuola, le istituzioni che avrebbero dovuto trasmettere cultura e far superare i ritardi sociali dove erano e dove sono?), continuano a farsi le seghe con la boutade del papà all'inseguimento dei figli, come tirato fuori, all’ultimo momento, dai titolari delle indagini nell'intento di pararsi il culo, dando fumo negli occhi, per coprire le proprie gravi inadempienze ed errori, e continuano imperterriti a (far finta di) credere, ripetendolo ottusamente all’infinito, che il ritrovamento dei cadaveri è un “tassello che si aggiunge alle indagini”, scimmiottando i predetti cialtroni responsabili, che non pagheranno per immunità all’italiana.
Ci prendono, dunque, proprio per coglioni. Sarebbe stato un “tassello”, semmai, se fosse stato frutto del proseguimento delle indagini, che invece erano finite.
Ormai il capro espiatorio l’avevano trovato, il protagonismo degli addetti ai lavori era stato soddisfatto; solo per caso fortuito, a seguito di un altro intervento, sono stati trovati i corpi.
Questo smentisce le indagini, non le avvalora.
Bisogna dire la verità solo Libero di Vittorio Feltri ha detto qualcosa di critico su come vengono trattati questi gravi e delicati casi giudiziari in Italia.

VORREMMO ANCHE SAPERE IN QUALE FOGNA SONO STATI TRASFERITI A FARE I SERVIZI DI PULIZIA QUELLI CHE HANNO FATTO SCARCERARE PER DECORRENZA TERMINI IL FIGLIO DI TOTO’ RIINA, MA FORSE E’ CHIEDERE TROPPO.

Con osservanza di ogni possibile percorso attraverso il quale sia raggiungibile l'obiettivo di farvi smettere di lavorare e provocare lutti, dolore e irreparabili guasti, facendo posto a persone più preparate, motivate e oneste

Vs. disaffezionatissimo e più che mai schifato Algor

mercoledì 27 febbraio 2008

I DUE FRATELLINI DI GRAVINA DI PUGLIA

Ma quando cambierà questa nostra, ormai insopportabile, Italia?

Da giorni i mass-media ci stanno tempestando sulla atroce morte per fame e per freddo di Ciccio e Tore Pappalardi, i due fratellini di Gravina, per far leva sulla suggestione della gente.

Ma c’è stato forse un giornale o TV che ha protestato perché i comandanti dei Carabinieri e della Polizia di Gravina che, anziché setacciare a fondo il vecchio palazzo centrale dove sono stati trovati corpi, nel qual caso, forse, si sarebbe riusciti a salvarli, sono andati in giro per le campagne solo per farsi riprendere dalle televisioni mentre facevano le ricerche, non sono stati, con effetto immediato, trasferiti a pelare patate nelle caserme?

C’è stato forse un giornale o TV che ha protestato perché il Procuratore della Repubblica di Bari che, invece di sovrintendere alle indagini, ha sparato un ordine di cattura a cazzo contro il padre dei bambini, non è stato immediatamente deferito al CSM per la radiazione dalla magistratura?

C’è stato forse un giornale o TV che ha protestato perché il Questore di Bari che non ha capito e non ha combinato un cazzo, invece di nascondere la testa nel water, continua a pontificare?

C’è stato forse un giornale o TV che ha protestato perché è stato “aperto un varco” per far raggiungere comodamente, ai “ notabili” delle indagini, il posto dove sono stati trovati i corpi, alterando così lo stato dei luoghi, e chi ha compiuto un tale scempio non è stato licenziato in tronco?

Questa non è e non può essere l’Italia moderna.

ALLORA CHI O CHE COSA DOBBIAMO ATTENDERE PER CAMBIARE FINALMENTE REGISTRO?
La II Repubblica ha, forse, fatto il suo tempo e siamo pronti per la TERZA REPUBBLICA.

martedì 26 febbraio 2008

ALCUNI PERCHE' DERIVANTI DALLA STAMPA QUOTIDIANA

Perché alle prossime elezioni i “rivoluzionari d'Italia” invitano a non andare a votare o votare scheda nulla?

Perché il match è tra Veltroni e Berlusconi (che dovrebbe stravincere alla grande).
Gli addetti ai lavori (che poi sono anche bravi a travestirsi da “rivoluzionari”) sanno bene che deciderà, alla fine, la gran massa dei c.d. “indecisi”. Ma costoro ben difficilmente sarebbero sensibili ad un invito a votare Berlusca.
Acciocché sia più che sicuro che quest’ultimo stravinca, è sufficiente promuovere e divulgare la scelta del NON-VOTO.
Il vero gesto rivoluzionario, allora è VOTARE MASSICCIAMENTE VELTRONI


INGHILTERRA – ITALIA 100/50 PERCHE’?

L’Inghilterra progredisce incessantemente (ma lo stesso può dirsi, oggi, della Spagna e di altri Paesi), mentre l’Italia molto meno, anzi è praticamente ferma; negli ultimi anni la crescita economica dell’Italia è stata meno della metà dell’Inghilterra; ciò significa, in termini comparativi, che l’Italia regredisce, perché?
Perché i partiti al governo che si alternano in Inghilterra fanno una politica del tipo: “va tutto bene quello che è stato fatto fino ad ora, riconosciamo per vere le comunicazioni anche in termini di cifre (o le revisioniamo insieme); l’indirizzo sarà per il futuro più aperturista o più conservatore (a seconda dei casi)”.
In Italia, invece, il ragionamento è: “tutto quello che è stato fatto fino ad ora è sbagliato, bisogna fare cose radicalmente diverse; le comunicazioni e le cifre sono false (o sono false quelle contrapposte?)”.
In definitiva, in Italia, rispetto all’Inghilterrra, non c’è certezza, fermezza, sicurezza sui dati di base; e nulla nuoce di più all’economia dell’incertezza, dell’instabilità, dell’insicurezza.
FIN QUANDO IL SISTEMA ITALIA SARA’ QUESTO POVERI NOI!


Perché il Potere Temporale della Chiesa è contro ogni forma di interruzione della gravidanza?

Perché il Potere della Chiesa si fonda in modo massiccio sulla disperazione.
Che cosa fa un genitore con un figlio irrimediabilmente colpito nel suo essere? Si rivolge al sacerdote, alla preghiera, alla richiesta di grazia e di forza di sopportare ecc. questo rafforza, ovviamente, l'autorità della Chiesa.
Dio è per la vita, ma Dio è, per noi, imperscrutabile, e ben altra cosa è la vita.


Perché, in Italia, il Fisco (ma lo Stato in genere) colpisce i deboli e scende a patti con i grandi?
(Prescindendo da situazioni anomale)
Perché i Grandi riescono a ben occultare i propri beni e quindi sarebbe estremamente difficile recuperare qualcosa, mentre i piccoli hanno tutto a portata di mano ed è quindi facilissimo andare fino in fondo.
E I PRINCIPI DI EQUITA’?
CI VUOLE UNO STATO FORTE PER REALIZZARLI E FIN QUANDO IL SISTEMA ITALIA E’ QUESTO….


PERCHE’ IN ITALIA UN GIUDICE PUO’ PERMETTERSI ERRORI GRAVI (v. i vari casi Garlasco, i fratellini di Gravina ecc.) E RITARDI BIBLICI (anni per depositare una sentenza ecc.) SENZA ALCUNA CONSEGUENZA (né di carattere disciplinare, né civile, penale poi manco a parlarne)?

(a parte le carenze culturali e strutturali, per cui in Italia non si fanno le indagini come si deve, non si istruiscono i processi come si deve ecc.)

Perché, come si dice dalle mie parti, ‘o pesce fete d’a capa. Ora, se la Cassazione ne combina di tutti colori impunemente, fissa i processi anche dopo 5 anni e così via, in poche parole se l’assetto istituzionale della magistratura è carente, come si può pretendere che siano ligi i magistrati inferiori, i quali sono, invece, pronti a far pesare, se si mette male, ai superiori le loro magagne?
ANCORA UNA VOLTA FIN QUANDO IL SISTEMA ITALIA E’ QUESTO, CARI CONNAZIONALI BECCHIAMOCI GRAVI ERRORI E INFINITI TEMPI MORTI.
Del resto, in gran parte abbiamo già imparato a convivere con essi; il che getta fosche ombre sulle possibilità di cambiare sul serio l’ormai mummificato “sistema Italia”.

lunedì 25 febbraio 2008

ECOBALLE ... L'ITALIA CHE AVANZA

Abbiamo gente che conta in Italia che, in altre parti del Mondo, neanche se la sognano, ci sono quindi le Risorse Umane per un Governo di Salute Pubblica.

ALIAS
come arrestare subito la fuga di cervelli e di giovani speranze all’Estero.

IL GOVERNO DELLA NUOVA ITALIA

Presidente: Pecoraro Scanio
Vicepresidente: Bassolino
Ministro per la dinamicità delle soluzioni: Jervolino
Ministro per la coerenza e verità: Mastella
Ministro per la giustizia e onestà: Dell’Utri
Ministro per la competitività: Giordano
Ministro per la pace: Palombelli
Ministro per gli approvvigionamenti alimentari: Pollastrini
Ministro per l’emancipazione femminile: Santanché
Ministro per le autonomie di spesa: Cuffaro
Ministro per la promozione e diffusione della letteratura italiana: Di Pietro
Ministro per l’indipendenza dello Stato dalla Chiesa: Boffo
Ministro per l’ottimizzazione dell’indice demografico: Ferrara
Ministro per i rapporti con gli extracomunitari: Borghezio
Ministro per le migrazioni interne: Calderoli
Ministro per la valorizzazione degli artisti emergenti: Sgarbi
Ministro per l’abrogazione delle leggi superflue: Pecorella
Ministro per l’introduzione di leggi utili per le cause: Taormina
Ministro per l’abrogazione dei favoritismi e il rispetto delle regole del gioco: Fede
Ministro per l’allargamento e la diversificazione delle opinioni: Vespa
Ministro per la formazione dell’opinione pubblica: Bonaiuti
Ministro per la moralizzazione nello sport: Moggi
Ministro per la serenità olimpica: Matarrese
Ministro per il perfezionamento delle Pari Opportunità: Storace
Ministro per il primato del Sistema Paese: Formigoni
Ministro per il miglioramento delle periferie urbane: Moratti
Ministro per l’abrogazione dell’inutilità: Cicchitto
Ministro per il ridimensionamento degli eccessi di utilità: Bordon
Ministro per il rilancio delle persone sparite: Annunziata
Ministro per i valori etici sensibili ai soldi: Buttiglione
Si accettano suggerimenti per altri Ministeri. Ma già tutti questi (28)... per un Governo che conti, mi sembra che basti e avanzi.
(Per i sottosegretari hai voglia di scegliere tra i vari Dini, Mussolini, Bondi, Gasparri, Diliberto, De Gregorio, De Michelis, Giovanardi, Prestigiacomo, La Russa, e altri cani sciolti scartabellando qua e là!)
Diciamo la verità, come potreste più andarvene via da un’Italia così?

QUESTA E’ L’ITALIA DEI NOSTRI SOGNI

sabato 23 febbraio 2008

L'ERA BARBARICA

STIAMO LENTAMENTE SCIVOLANDO VERSO LA BARBARIE SENZA NEANCHE ACCORGERCENE

o meglio avvertiamo in modo sempre più consistente i segni del degrado (delinquenza – disoccupazione – carovita – monnezza – separatezza tra governanti e governati ecc.) ma facciamo fatica in gran parte a riconoscere il senso, il significato di tutto questo.

La Storia non è a senso unico, i popoli, le civiltà, possono progredire, così come regredire.
Tuttavia è ben difficile, notoriamente, che dalla Storia venga un monito, un campanello d’allarme:
chi agli Egizi dei tempi dello splendore avesse detto che sarebbero stati sottomessi dai Persiani, poi dagli Elleni e così via, sarebbe stato preso per pazzo;
e chi avesse detto ai Greci della grande civiltà che la loro patria sarebbe stata assoggettata e ridotta a provincia dell’Impero Ottomano, rimanendovi per 5 secoli, sarebbe stato certo imprigionato o esiliato;
a chi avesse detto, ai tempi dei Romani dominatori del Mondo, che Roma sarebbe stata rasa al suolo, avrebbero riso in faccia.
COSTRUIRE UNA CIVILTA’ E DIFENDERLA E’ ESTREMAMENTE DIFFICILE.
DISTRUGGERLA E’ ESTREMAMENTE FACILE.

In ogni caso, ritornando a noi, non sono più questi i tempi di “non si può più andare avanti così”.
Questi sono i tempi che NON SI VA PIU’ AVANTI. SI TORNA INDIETRO.
E’ inevitabile questo? Probabilmente sì (peraltro nel 1789, sul finire dei tempi del "non si può più andare aventi così" e allorché principiavano i tempi del NON SI VA PIU' AVANTI, SI REGREDISCE, i Francesi fecero la rivoluzione e, almeno per loro, la Storia riprese ad andare avanti).
Che cosa si può fare? C’è poco da fare. Ma io dico: quel poco facciamolo.
Le solite parole d’ordine? Rinnovamento – facce nuove in politica – giovani capaci – persone motivate – largo alle donne ecc. possono anche andar bene, ma forse in tempi meno incancreniti di questi. Ora sarebbero nient’altro che un palliativo.
E allora? Considerando tutto quello che c’è in giro, i sondaggi, le previsioni ecc. secondo me dobbiamo fare la parte di quelli che sono aggrappati all’ultimo relitto di un naufragio, ci attaccano sopra le camicie a mo’ di vela e aspettano il vento, piuttosto che chiudere gli occhi e aspettare la morte.
Lo dico chiaramente, e con la convinzione di chi è in buona fede e non ha, quindi, nulla da temere:
VOTIAMO MASSICCIAMENTE VELTRONI.
Magari poi non accade nulla, non ci aspettiamo nulla di eclatante. O magari qualcosa si muove, un’inversione di tendenza, chi sa.
Può essere anche questo un gesto rivoluzionario?
O forse è l’ultimo gesto del “vecchio”. Il modo di mettere il punto. Il canto del cigno del sistema marcio, da sempre forse, dall’unità d’Italia, certamente dall’ultimo dopoguerra. E poi?
Poi… si vedrà… (nessuno può scommettere sulla rivoluzione come su una corsa di cavalli), ma... anche se può progredire o regredire, comunque… LA STORIA NON FINISCE QUI.

martedì 19 febbraio 2008

RIGIDITA' CADAVERICA

Bisogna dare atto (e prendere atto, a mio modo di vedere) che la politica italiana, per vari motivi, o forse per nessun motivo, per quegli exploit un po' schizoidi che, di tanto in tanto, caratterizzano la vita pubblica (e non solo) nel nostro Paese, ha perso quello stato di cristallizzazione, o meglio di irrigidimento mortale che l'ha caratterizzata negli ultimi anni. C'è una ritrovata duttilità nei ragionamenti e nelle questioni, e non più la drastica separatezza tra quelli che hanno capito tutto e quelli che non hanno capito niente.
Questo è un incoraggiante segnale di ripresa.
Stando così le cose, volete che una persona dotata di spiccato egocentrismo e dell'abilità e intenzionalità di farlo affermare, e concentrata sulla realizzazione del potere, come il Cavaliere, non faccia sì che la vita politica italiana venga ricondotta in detta rassicurante rigidità cadaverica non appena possibile?
Ecco allora quali saranno:
LE LEGGI DEL BERLUSCA NEI PRIMI 180 GIORNI DELLA PROSSIMA LEGISLATURA

1- Rete 4 non si tocca.
2- Tutti i processi a carico del Berlusca si archiviano.
3- I beni e le aziende di Berlusca non si toccano.
4- I beni e le aziende dei figli di Berlusca non si toccano.
5- I beni e le aziende della moglie, del fratello e dei parenti stretti di Berlusca non si toccano.
6- I beni e le aziende dei parenti e affini di Berlusca non si toccano.
7- I beni e le aziende degli amici del Berlusca non si toccano.
8- I beni e le aziende di parenti, amici ed affini dei predetti non si toccano.
9- I processi a carico di tutti i predetti si archiviano.
10- Tutte le altre cose possono andare a ramengo.
11- Tutti quelli che non sono d’accordo con quanto sopra vadano a dar via el ciapp.
12- Tutti quelli che sono d’accordo con tutto quanto sopra avranno (modesti) vantaggi.
13- I giudici che appoggeranno tutto quanto sopra sono “bravi” (non è neanche necessario che facciano strepitose carriere, essere bravi è normale. Per i “bravissimi” si vedrà).
14- I giudici che ostacoleranno tutto quanto sopra sono “frange" di pericolosi "tupamaros” che si annidano nella magistratura; andranno, quindi deportati a Guantanamo.
15- Immediata defenestrazione (nel senso materiale del termine) per Santoro, Grillo, Travaglio, Dandini, i Guzzanti, Beha, Gomez, Ruotolo, D'Amico, Floris, Luttazzi, Rossi, Celentano (e mo' pure Fiorello), e perché no? Alberti, Chiambretti, nonché Benigni (poco importa l'Oscar) e il Premio Nobel! Anche lui? Come no! E Franca Rame, oltre a quelli che saranno indicati dal comitato dei Probiviri*: Ferrara [presidente dopo lo (scontato) riapparentamento], Fede, Vespa, Costanzo, Mentana, Riotta, Mazza (membri) e cooptati (segretario honoris causa Sgarbi).
*Si salvano, probabilmente, Saviano, Rizzo, Stella ed altri autori di libri-denuncia. Infatti, a ben vedere secondo me, questi libri, pur nel novero del bonum et justum, finiscono col giovare all'establishment, in quanto esorcizzano la "mostruosità" della situazione, mettendola in luce e rendendola, quindi, in un certo senso, accettabile, soprattutto quando, come è ormai quotidiana, comune esperienza, le notizie passano di attualità e si digeriscono nel giro di qualche mese o qualche settimana, inoltre permettono di fare il punto della situazione. Dove si è giunti, fino a che punto c'è da temere... e tremare... fin dove sono arrivate le conoscenze circa le magagne dei potentati? C'è interesse, in tale ambito, a saperlo. Avete notato il sollievo della sig.ra Lonardo-Mastella quando ha saputo di che cosa era chiamata a rispondere?
"Ah! Se è questo sono tranquilla." Ha detto. E se si fosse trattato d'altro?
16- Raccomandazioni, nepotismi e puttanai - appannaggio esclusivo di Berlusca e della piramide dei fedelissimi, entourage, fans.
17- Tutte le TV italiane, grandi, medie e piccole dovranno pompare l’immagine di Berlusca presidente.
18- Sulla maglia del Milan effige del Berlusca (immaginetta di Galliani sui calzettoni).

E vi pare poco? 18 leggi in circa 6 mesi e poi così produttive! C’è solo da chiedersi:

CI SARA’ POI UN’ALTRA LEGISLATURA?
.
(Lusingato ed invogliato dalle adesioni avute sul blog di Beppe Grillo - 20 consensi massimi - commento del 18.2.ore 17,24 al post del 18.2 "Tutto quello che non sai è vero" - inserisco anche qui questo mio pezzo, con alcune modifiche)

domenica 17 febbraio 2008

MA QUANTI MALPENSANTI CI SONO IN GIRO!

Alcune malelingue credono che responsabile della "monnezza" in Campania sia Pecoraro Scanio, molte malelingue credono che sia Bassolino, o Iervolino, o il Presidente della Provincia (chi è il Presidente della Provincia di Napoli? E delle altre?), nonché, ovviamente, tutta la classe politica di riferimento.
Invece non è così!
I responsabili sono quelli che la producono la "monnezza" e, in una Regione dove non si fa la "differenziata" (all'inizio si faceva ma poiché fu ben presto chiaro che confluiva poi tutto in un unico ammasso, i cittadini, non essendo disposti ad essere presi per i fondelli, il che non fa piacere a nessuno, non l'hanno più fatta), dove gran parte della raccolta è gestita dalla camorra con conseguente pullulare di discariche abusive, dove, con le discariche sature, nessuno lo segnala, né provvede, dove si è sempre badato a tamponare il fenomeno dell'esubero di rifiuti giorno per giorno, senza alcuna progettualità a medio e lungo termine, per acchiappare consensi nell'immediato, strafregandosene della salute pubblica, dove chi la comanda ha sempre, non anteposto, ma perseguito esclusivamente i propri interessi, chiudendo anche un occhio, anzi tutti e due sul malaffare, il malcostume, la criminalità associata, anziché tenersela in salotto, sotto divani e poltrone, negli scantinati, in soffitta, negli armadi, in cantine e dispense, mangiarsela al limite, si ostinano a buttarla via.
Che cosa ci può fare di fronte a tanta incoscienza un ragazzo buono (e bello) come Pecoraro Scanio che, quasi piange in TV, e si è pure costituito parte civile contro Impregilo (brutto e cattivo), povera stella? Che ci possono fare quelli di " Stanlio e Ollio sulla monnezza", Iervolino e Bassolino (chi è Stanlio e chi è Ollio? Boh! Tanto fanno ridere tutti e due).
Secondo me questi Grandi Statisti meritano molto di più. Pecoraro Scanio dovrebbe stare a Bruxelles, così, già che c'è, va a trovare il fratello, Iervolino all'ONU, e per lui... Antonio, l'infallibile, non può esserci nulla di meno della White House.
Proporrei un "monnezza day" per mandarli tutti nei siti suddetti, grande giornata di prestigio, grandi Italiani all'Estero e grandi risate per tutti. Noi, per il bene del Paese, cercheremo di cavarcela anche senza di loro. Che ne dite?

giovedì 14 febbraio 2008

S.VALENTINO

Buon S.Valentino a mia moglie, alle mie figlie, a Marco e ai suoi cari, ai miei generi, ai miei nipoti e a tutte le persone alle quali voglio bene, e pure a Camilla.

UNA MIA PERSONALISSIMA RIFLESSIONE SULLA DIVINITA'

Da sempre i riferimenti alla Divinità si ricollegano variamente a fattori atmosferici, variazioni climatiche, fenomeni meteorologici e all'influenza su di essi dei movimenti degli astri; si pensi a Giove Pluvio, ad Eolo il Dio dei venti, a come veniva raffigurato Zeus dai Greci, pronto a scagliare saette, all'alternarsi del Sole e della Luna su cui sono stati costruiti interi filoni di fedi e di riti, alla valenza delle eclissi, della siccità e degli uragani presso i popoli primitivi.
Secondo me è perché Dio è in essi: nella soffice neve che preserva la natura fino al risveglio della primavera, nel flagello della grandine, nel vento che indirizza i marinai o li contrasta, che scuote la campagna e la fortifica, nella pioggia che alimenta la vegetazione o l'affoga, nel sole che rinvigorisce il verde o lo brucia.
Alla luce di quanto sopra, quali sono gli esseri viventi più vicini a Dio, a parte gli animali e, probabilmente, i vegetali, anch'essi parte pulsante del Creato, oltre ai bambini, ai primitivi, ai selvaggi, ai folli, alle anime semplici dovunque allocate? I contadini, i montanari, i marinai le cui giornate, i minuti, le stagioni, sono scandite dal tempo, il cui sguardo è sempre rivolto al cielo, e gli artisti che rappresentano e interpretano tutto ciò.
Gli artigiani, esclusi quelli che operano per la terra, le irrigazioni, le colture, o per i percorsi, le vette, i ripari, le vele, gli scafi, le reti e analoga utensileria e attrezzeria, assimilabili, quindi ai predetti, sono già più lontani di un passo, già sul pie' di soglia dell'Eden, in procinto di uscirne.
La purezza è già sbiadita, la loro opera, se non addirittura artefice dell'opacità, è già un remedium ad essa e la vicinanza a Dio, rimandata a tempo indeterminato.
Nella profonda antichità dei tempi, sono convinto, Dio era sulla Terra. Forse anche altrove, ma di certo qui, lo sento.
Se la si mette così, pur ripercorrendo la Religione Ebraica, non furono Adamo ed Eva ad essere cacciati dal Paradiso Terrestre. Fu Dio ad andarsene, lasciando loro al LIBERO ARBITRIO (nel bene e nel male).

'AZZ'! S'ANN' FUTTUT' 'U TESORETT' E MANC' CE NE SIMME ACCORT'!

Ormai è ufficiale, l'ha detto pure Padoa Schioppa; ma come è possibile? Accussì aumm aumm! Mo' mo' stev' lla'! Ce l'hanno fatta sotto gli occhi. E chi è stato? Chi lo sa? Un po' tutti, con il beneplacito della stampa benedicente, inerte, acquiescente, distratta. Non lo sapremo mai; so' stati bravi però, non se ne è accorto nessuno. Mo' aggio capito 'a che scola ven' 'o gioco d'e 3 tavulette!
Cmq non avevo dubbi. I pirli, tanto per cambiare, chi sono? I cittadini onesti che pagano le tasse.
Ha fatt' buono Valentino Rossi; fare un bel buco al massimo e poi una bella sanatoria/business!
Scusate, si 'o tesoretto se l'ann' frega' loro, meglio noi, no?

martedì 12 febbraio 2008

STAMM' SEMP' LLA'!

Cari autori,
il punto è che parlare di terrorismo, vecchio e nuovo, senza affrontare il tema dei mandanti, è come parlare di mafia, camorra e 'ndrangheta, storiche o emergenti, senza toccare il tasto delle connivenze, e quindi... stamm' semp' lla'.

lunedì 11 febbraio 2008

DI BENE IN MEGLIO

AVETE VISTO COME SIAMO MESSI BENE?
Veltroni, aspirante premier, di ritorno da un lungo viaggio interplanetario, dà un’occhiata alla situazione politico-economica italiana e dice: “Voi non avete capito niente. Meno male che ci sto io, puro e vergine, non coinvolto, che posso tastare il polso e concludere: PIU’ SALARIO MENO TASSE, SI PUO’ FARE !" (A' Veltro’ e nun te dimentica’ d’e ferie! Vanno incrementate eh!).
Berlusca, l’altro aspirante premier, invece, più vicino ai fatti, più pratico, conclude: “7 Miliardi (di €!?! Alla faccia...!) di deficit è l’eredità che ci lascia il governo Prodi! Ammanco che, ovviamente, il prossimo governo dovrà risanare" [ con (cospicui) interessi, è naturale].
Minghia! E il tesoretto? Boh! Secondo me, se non è già “andato”, ben presto, “andrà” [Il predetto highlander ha già annunciato che è una fola (annotazione del 12.2.) e, come è noto, ciò che (è o) non è nella comunicazione, (è o) non è in natura].
In definitiva, chiunque vinca c’è un futuro assicurato per l’Italia: NUOVE (inutili e dannose per noi, ma utilissime e fruttuosissime per i nostri politici) ELEZIONI ENTRO IL PROSSIMO ANNO.
E vi pare poco? Riuscire a prevedere il futuro e regolarsi di conseguenza?

domenica 10 febbraio 2008

APPENDICE A "STUDIO PER UN'INTERVISTA (ultima parte)"

D - Ma che cosa c'è di così esaltante e tale da suscitare un massiccio pubblico consenso, addirittura ovazioni, nel commettere uno o più reati [( fatti di corruzione, falsi, appropriazioni indebite, truffe ai danni di pubbliche istituzioni ecc...), in concorso o associazione con altri (è pressoché scontato), più i fiancheggiatori, favoreggiatori, sostenitori e sodali, oltre i loro assistenti e tecnici, nonché i beneficiari, a vario titolo, dell'operato dei predetti, in una parola e per brevità tutti convenzionalmente definibili cointeressati], quindi fondare un partito, o comunque diventare capo di uno schieramento politico (probabilmente con mezzi analoghi a quelli impiegati nei suddetti fatti illeciti), riuscire, successivamente, ad ottenere una maggioranza, cavalcando, con spregiudicatezza e abuso di artifizi, tigri di malcontento, far approvare, conseguentemente, leggi che svuotano di contenuto i reati di cui ci si è resi responsabili, eventualmente in unione con i cointeressati sopra menzionati, e, grazie a tali leggi, essere infine assolti o, in qualche modo prosciolti, prescritti, condonati, graziati (cointeressati e complici compresi)? Qualcosa deve esserci, altrimenti dovrebbe parlarsi di follia collettiva, e non mi sembra il caso, sarebbe semplicistico e fuorviante.
Sarà la strana, irrazionale, attrazione per l'eroe cattivo, il fascino del negativo, di quando eravamo fanciulli? Ma... allora eravamo fanciulli! Lei che ne pensa?
R.

mercoledì 6 febbraio 2008

VERSO LE PROSSIME ELEZIONI (sfidando l'impossibile)

MA BISOGNA NECESSARIAMENTE RASSEGNARSI AD AVERE UN PARLAMENTO PEGGIORE DELL’ATTUALE ED E’ ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE ASPIRARE, IN OGNI CASO, AD UNO (UN PO’) MIGLIORE?
In qualsiasi Paese dotato di un minimo di credibilità e dignità si sarebbe prima passati attraverso un grande governo coalizzato rifondante e poi, con una nuova legge elettorale, si sarebbe andati a nuove elezioni; si sarebbe prima fatto il referendum e poi le elezioni e non viceversa, tra l’altro con rinvio alle calende greche del referendum.
Ma anche così, nelle condizioni estreme di vassallaggio elettorale in cui siamo stati ridotti da coloro che avrebbero dovuto rappresentarci, è proprio vero che non è possibile fare qualcosa?
Ci sarà una campagna elettorale e verranno fuori gli intenti, in gran parte già espressi, dei partiti.
E’ ormai fuori dubbio che il teorema secondo il quale dovremmo tenerci i parlamentari e governanti di malaffare (che, ahimé, abbondano), in quanto sono geni della politica di cui non possiamo fare a meno anche se pregiudicati è, ed è sempre stata, una tragica bufala (a parte il fatto che “geni” in giro non se ne vedono da queste parti, in Paesi Stranieri di grande levatura politica, dove ci sono davvero i geni, se ne fa a meno benissimo quando è finito il loro mandato, o interviene qualche interferenza che impone l’affermazione di priorità del bene pubblico).
Questo significa che anche per chi si trova in una situazione di perplessità circa la sua correttezza legale, vale la regola basilare di salute pubblica in un Paese Civile, per cui, pur innocente penalmente fino a prova contraria, è da considerare politicamente bruciato (salvo assoluto capovolgimento della situazione o, addirittura, prova provata che c'era un ben preciso disegno denigratorio allo scopo di recare grave pregiudizio alla vita sociale o, comunque, tale da essere obiettivamente qualificabile come lesivo di tale contesto).

Sia ben chiaro, il Parlamento è un’istituzione che serve e come, al Paese, anzi è indispensabile, ma proprio per questo, non può assolutamente essere composto da ladri, corrotti, ricattatori e ricattati, amici degli amici, incapaci raccomandati, ignoranti leccaculo ecc. ma, in modo puro e semplice, da normali persone perbene che, certamente sarebbero sensibili alle sollecitazioni di base e alle opinioni consolidate e diffuse, e avrebbero la decenza, come prima cosa, di abbassare gli stipendi d'oro dei signori della politica, abrogare il regime a parte delle pensioni dei parlamentari e ridurre drasticamente i privilegi, ridimensionare il numero di onorevoli, senatori, portaborse e lacché vari e, anziché stare dalla mattina alla sera in TV, fare, né più né meno che il proprio lavoro... le leggi, le riforme, gli accordi interni ed internazionali, guardando con determinazione ed onestà all’interesse del popolo e della democrazia.
Allora che cosa possiamo fare, non avendo l’opportunità di scegliere i nostri candidati?
Non votiamo per quei partiti (singoli o raggruppati in schieramenti) che hanno molte persone di malaffare nel loro interno, nelle segreterie o comunque in auge, quei partiti che si vantano di non escludere inquisiti e condannati, quei partiti che si sono opposti ad un rinvio delle elezioni per un miglioramento del quadro in cui esse dovevano svolgersi, quei partiti che incrementano a gettito continuo i puttanai e i nepotismi dei mass media e dello spettacolo, con grave danno della promozione dei talenti giovanili.

Votiamo massicciamente i partiti o gli schieramenti che sinceramente propongono qualcosa di nuovo rispetto all’asfittico scenario della politica italiana di tutti i giorni, fino ad oggi.
Questo sì che sarebbe un atto rivoluzionario! Ed è proprio quello di cui l’Italia ha bisogno.

domenica 3 febbraio 2008

LETTERA (virtuale) AI MAGISTRATI CHE SI OCCUPANO DI INDAGINI

E' molto diffusa, tra i magistrati che svolgono la fase istruttoria, nei processi penali, la tendenza a chiudere al più presto le inchieste complicate, rognose, senza prospettive di successo, molto elaborate e non aventi alcun risalto di mass media.
In genere non è per cattiva volontà, o non è solo per questo, bensì per una specie di calcolo "economico" sulle energie da impiegare, una sorta di "politica processuale": se le previsioni sono l'impiego del massimo sforzo per un risultato che dire "minimo" è poco, addirittura "nullo", senza che vi sia neanche un qualche collaterale beneficio, come il riconoscimento pubblico, non è forse meglio utilizzare le forze di cui si dispone per il raggiungimento di qualche altro obiettivo di giustizia di alta levatura, utile e gratificante?
Sono stato per molti anni Pubblico Ministero e, successivamente, avvocato penalista, professione che ormai, ahimé, ancora una volta da molti anni esercito, questo mi dà titolo per svolgere alcune considerazioni, senza peraltro alcuna pretesa impositiva o professorale, solo qualche accettabile o non accettabile suggerimento:
Cari ex colleghi non abbandonate quelle indagini, non buttatele via, non operate, stringi, stringi, stringi, fino a soffocarle; se fate questo perché non ci credete, non lasciatevi prendere da questo sentimento, dalla frustrazione e dallo scoraggiamento (o più terra-terra dalla voglia di fare altro, piuttosto, "chiudere per ferie", "dedicarsi alla famiglia", ecc. lo rinfaccerebbe ad altri chi, essendosi così comportato, si trovasse, poi, a dover subire scelte del genere), se è per una migliore organizzazione dell'ufficio, lasciate perdere questi propositi che sanno di "burocratico", il lavoro è affermazione della coscienza e dell'intelletto, non è "risultato", è soddisfazione delle attese di un cittadino qualunque, ciò che anche noi "addetti ai lavori" siamo, non è "statistica".
Continuate, continuate a lavorare attorno a quei casi "che nessuno vorrebbe trattare", anzi mettetecela tutta, non lasciatevi allettare dalle eventuali sollecitazioni di chi (avvocati, collaboratori stanchi o pigri ecc.) è interessato a chiudere, infossare, togliere di mezzo, perché molto spesso proprio lì è collocata la risposta più qualificata e ponderosa alla domanda di giustizia, proprio lì è il bisogno, la speranza, la richiesta umile ma accorata e fiduciosa di giustizia, che non può essere delusa senza poi abbassare lo sguardo, proprio lì sono collocate le maggiori soddisfazioni professionali (quelle che si sentono dentro, nell'intimo, a prescindere dai mass media); si pensi alla morte più o meno "accidentale" di una persona cara, una figlia, una madre malata, alle relative ripetute istanze di parte (ma dovrebbe dirsi di anime in pena, familiari, persone affrante dal dolore) che si fa fatica anche a leggere, si pensi a torti subiti sulla persona, su un modesto patrimonio, sulla dignità che, a volte, è l'unico bene che si possiede, per prepotenza, avidità o consapevolezza di farla franca, le cui prospettazioni, troppo farraginose, lunghe e contorte, vanno subito nel dimenticatoio o all'archivio, si pensi a perdite, a volte gravose, di beni e danaro che, per come sono state provocate, risultano così intrecciate, cavillose, diluite nel tempo che, solo a ricostruirle ci vorrebbe tanto di quel tempo e impiego di mezzi e persone che, quasi quasi, il rimedio sembra più oneroso del danno (una valutazione questa che fa anche chi viola la legge).
Questo è il lavoro, l'hobby è un'altra cosa. E viene riconosciuto come tale da chi ne è partecipe (collaboratori, utenti, colleghi, avvocati ecc.) anche se, per malasorte, nonostante tutti gli sforzi e l'intelligenza investigativa impiegata, non si dovesse approdare ad alcun concreto risultato.
Credetemi sulla parola e sull'esperienza (e faccio, certo, ammenda anche di vecchie cose), o, almeno, rifletteteci su.
Grazie dell'attenzione per le mie poche righe su questo "scomodo" argomento e, dichiarandomi sempre pronto a discuterne, porgo i migliori saluti.