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domenica 27 settembre 2009

ISLAM - OCCIDENTE

Al di là delle accuse reciproche, delle reciproche rimostranze e ritorsioni sono due culture, due mentalità, due patrimoni spirituali assolutamente, definitivamente, drasticamente e monoliticamente inconciliabili (v. caso Saana Dafani, Santanché ecc.).
Così è ora, è sempre stato e sempre sarà.
Questo nessuno osa dirlo apertamente perché le parole pesano, e queste pesano più di qualsiasi reciproca offesa, accusa, intimidazione, perché delineano una situazione irreversibile e irrisolvibile in un contesto di strettissima vicinanza geografica.
Siamo ad un passo di distanza e ci separa un abisso.
E si badi bene che parlo di ISLAM - OCCIDENTE, non ISLAM - BIBBIA perché abbiamo visto dalla Siria al Marocco convivere pacificamente e perfettamente integrate, al di là delle guerre esterne e delle provocazioni politiche e religiose più o meno pilotate, comunità cristiane, ebraiche e musulmane.
Potrebbe parlarsi di un Destino dai toni drammatici e beffardo.
Come andrà a finire? E' la domanda senza risposta.
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POSTILLA
D'altronde in Italia siamo abituati alle "cose che non si dicono mai apertamente".
Ce ne sono un'infinità: mi viene in mente tutta la retorica sui militari italiani uccisi in zone di guerra, anche recentemente, dove non si fa il minimo cenno alle gravissime responsabilità dei vertici militari (e politici). Anzi non le si cerca neanche; i morti vengono sbrigativamente definiti eroi, si fa un bel funerale di Stato che mette una pietra tombale su tutto e il caso è chiuso.

venerdì 25 settembre 2009

L'ERA OBAMA

Che strano i mass media (soprattutto nostrani) pronti ad autoreferenziarsi tutti i giorni 24 ore su 24 non dicono nulla!
Il discorso di Obama all'ONU sancisce l'inizio di una nuova Era dagli sviluppi imprevedibili e rivoluzionari rispetto alla tradizione americana.
Dice Obama "LA DEMOCRAZIA NON SI PUO' IMPORRE CON LA FORZA". Sembrerebbe un concetto ovvio, ma ad un esame che non sia assolutamente superficiale non è così.
Tutta la storia degli Stati Uniti d'America lo dimostra.
Lasciando perdere le solite osservazioni che non si darà poi seguito alle chiacchiere con i fatti, che una dichiarazione del genere sarà certamente frutto di accordi sottobanco con potenze come la Cina, i Paesi Arabi amici gonfi di petrolio, dove certo la democrazia non è di casa ecc. (questo tipo di dietrologia c'è sempre stato) e fermandoci ai principi (che costituiscono, poi, i fili conduttori del futuro dell'Umanità), bisogna prendere atto che per la prima volta, e dico per la prima volta, la più grande potenza militare e tra le più grandi potenze economiche del Mondo riconosce ai popoli la libertà di autodeterminarsi, di evolversi secondo le proprie modalità e tempi e non sotto il protettorato e la spinta degli USA.
Facendo qualche passo indietro (senza tornare ai tempi della Rivoluzione Francese - i cui principi, ovviamente, sono applicabili in modo diretto solo al "mondo occidentale" - per semplice chiarezza esemplificativa, si pensi a Reagan, lo stesso Kennedy e così via) si vede come l'America abbia sempre lottato contro Governi e Nazioni non perché nemici giurati o diversi e quindi intuitivamente ostili, ma perché convinta che l'unica vera vita, l'unica corretta possibilità organizzativa su questo pianeta, fosse il "sogno americano", il "diritto alla felicità" e quant'altro forma corpo strutturale delle varie Boston, New York, Chicago, Los Angeles ecc. quindi era automaticamente un bene assoluto, indiscutibile e irrinunziabile, imporre ad Arabi, Indiani ecc. di trasformarsi in altrettanti bostoniani, newyorkesi (notevolmente più dimessi, lo si può ben comprendere) et similia (l'orrore di un mondo huxleyano, come si vede).
Ora, invece non è (sarebbe) più così.
C'è, o almeno si può parlare di un'ERA OBAMA (v. anche l'epocale riforma sanitaria, la rinunzia allo scudo atomico ed altro), anche se, a parte qualche timido bisbiglio, nessuno ne parla.
E quindi?
Non è tutto oro quel che luce.
Vero è che gli Americani non imporrebbero più scimmiottamenti di campagne elettorali, partiti, parlamenti ecc. a chi non ne vuol sapere; ma è anche vero che non interverrebbero più neanche contro dittatori, semmai sterminatori di villaggi e oppositori e quant'altro.
D'altronde situazioni di tal genere non sono forse determinate, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, proprio dagli interessi occidentali?
Allora?
Questo è un Mondo difficile.
Nessuno ha in tasca il talismano per tirare fuori dal cilindro il miglior sistema mondiale di convivenza e giustizia sociale, ma io credo che se non si discute del nuovo corso, che del tutto in buona fede ho cercato sopra di interpretare ed esporre, non si discute di altro che aria fritta.

lunedì 21 settembre 2009

LO STUDIO LEGALE LIGUORO - MUNI - DE VINCENZO

v. anche i post: LO STUDIO LEGALE (13.4.2007) e MI PRESENTO (2.4.2007)

Avv. Alberto Liguoro e Sabrina Liguoro - RAMO PENALE
Avv. Aurelio Muni e Marco Giglio - RAMO CIVILE - SOCIETARIO - COMMERCIALE
Avv. Clelia De Vincenzo - RAMO FAMIGLIA - MINORI
Prof. Tonino D'Amore - RAMO LAVORO
Dr. Michele Di Marco - praticante avvocato

ATTUALE SEDE DELLO STUDIO
Viale Regina Margherita 33 - 20122 Milano
Tel. 02/55195450 - 55199772
Fax 02/55196882

sabato 19 settembre 2009

FUNERALI DI STATO O FUNERALI DELLO STATO?

Lunedì prossimo 21 settembre si celebreranno a Roma i funerali di Stato dei sei soldati meridionali uccisi in Afghanistan dalla concorrente azione dello (scontato) attentato terroristico e del fuoco amico della cronica e inguaribile inefficienza - nonché tracotanza (vanno sempre di pari passo) - (in questo caso militare) dello Stato Italiano.
Per il che, ci puoi giurare, nessuno pagherà (ecco un'altra inefficienza).
Qui si è trattato, non di un attentato kamikaze, più o meno imprevedibile, ma, al di là del fumo lanciato dai mass media, di un attentato mirato, con auto parcheggiata, carica di una tale spaventosa quantità di tritolo da non poter passare inosservata (probabilmente con delle prove precedentemente fatte), fatta esplodere, al passaggio del convoglio italiano con un telecomando.
Ora anche i bambini sanno che una campagna militare come quella in atto in Afghanistan è, per sua natura, seguita dai Servizi Segreti che, quindi, avrebbero dovuto fare in modo di sapere qualcosina.
Certo se i Servizi Segreti sono impegnati a parare il culo ai potentati fanatici di escort...
Parimenti anche i bambini che si dilettano nelle guerricciole con i soldatini sanno che il comandante (generale, colonnello, capitano o chi sia) che si trova a fronteggiare, non una vera e propria guerra in campo aperto, ma una guerriglia basata sul terrorismo, prima di far passare un carrarmato su una strada trafficata si accerta che essa sia sgombra da automobili, camion, campers e quant'altro, potenziali contenitori di esplosivi o nascondigli di guerriglieri.
Certo se generali e colonnelli son tali in quanto parenti dei parenti o amici degli amici e fanno carriera solo i capitani che meglio leccano il culo...
a quando i funerali dello Stato?

giovedì 17 settembre 2009

STRAGE DI KABUL

Oggi in Afghanistan sei soldati italiani sono morti, altri quattro sono rimasti gravemente feriti, a seguito di un attentato ad un convoglio NATO a Kabul.
Nessun commento. Non c'è nulla da dire, solo lutto.
Il più sentito cordoglio alle famiglie dei caduti.

mercoledì 16 settembre 2009

MISS ITALIA 2009

Tutto O.K.
L'unica cosa che non ho capito è se, alla fine, hanno lottato camorra e 'ndrangheta e ha vinto quest'ultima, oppure la camorra si è disinteressata lasciando via libera alla 'ndrangheta.
Temo proprio che non si saprà mai.

sabato 12 settembre 2009

ESSERE FAMOSI NON VUOL DIRE ESSERE POPOLARI

Come si spiega il (mezzo) flop del funerale del famos(issim)o Mike?
Duomo di Milano (semi)pieno ma con dei vuoti notevoli qua e là, sagrato col nutrito gruppetto dei soliti curiosi appollaiato nel ridotto spazio sopra la scalinata d'accesso, ma nulla di più;
nonostante l'apparato dei funerali di Stato (why?), di Sabato, con il pompaggio dei mass media e, in particolare dell'immancabile Fede (che ha architettato addirittura la ripresa in diretta, dove chi c'era poteva farsi vedere in TV), la presenza di qualche volto televisivo noto (con relativo seguito) e la conseguente possibilità di vedere da vicino qualche "vip".
Il fatto è che Mike era un personaggio famoso ma non popolare (amato dal popolo) o, si può dire, era popolare il personaggio, ma non la persona (che è poi la stessa cosa).
E' stato onnipresente, ha avuto grande successo, ma non si può dire che abbia fatto qualcosa per gli altri, che so, partecipato a spettacoli per i disoccupati, per l'ambiente, per la foca monaca o il falco pellegrino, per i giovani [anzi, alla veneranda età di 85 (dichiarati) ci ha tenuto ad avere spazio fino alla fine non stando tanto a guardare che ne toglieva ad altri] e così via, né si può dire che fosse generoso, altruista, mecenate, anzi piuttosto avarotto (pare) e prudentemente attento ai propri interessi e della famiglia [balzato al momento giusto sul Berlusca, che poi l'ha mollato (ma si sa, la vita è una ruota), mai abbandonata la "comoda" cittadinanza americana, occhieggiato (da una parte ovvia) ma, in tanti anni ( e dico tanti, per cui ad un certo punto c'è anche un obbligo morale di dire qualcosa, cribbio!) mai dichiarato apertamente il suo pensiero su qualsiasi cosa (politica a parte) la scuola, il cinema, lo spettacolo, la camorra, o che so io, la (le) guerra (e) - questo poi impensabile - e così via].
Per carità, nulla da dire, ognuno fa e dà ciò che ritiene; d'altronde, indubbiamente, grande icona della Televisione Italiana (che non è l'ultima arrivata) fin dall'inizio (mia madre andava pazza per Mike che, per sua fortuna, ha avuto modo di conoscere); quindi con lui finisce un'era.
Ma non sarebbe stata preferibile una sobria funzione familiare (semmai nella piccola chiesa in via Giovanni da Procida spesso frequentata dalla Daniela Zuccoli e dai figli)?
Avrebbe avuto un indiscutibile tocco di eleganza e, di certo, sarebbe stata... molto più affollata.

giovedì 10 settembre 2009

31 AGOSTO 1997

31 AGOSTO 2009 - 12° ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE DI LADY D E DELLE ALTRE PERSONE COINVOLTE
ad opera dei servizi segreti inglesi con l'appoggio di quelli francesi, in cambio, è evidente, di chi sa quali inconfessabili vantaggi, nonché, probabilmente, con il "silenzio-assenso" dei servizi segreti americani, israeliani, tedeschi, vaticani, e così via, con l'ovvia dicitura "a buon rendere". Checché, e dico checché, ne dicano i burocrati, i portaborse e i lacchè del Mondo.
E in tutto questo i pennivendoli di gran parte del Mondo, tra i quali spiccano i nostrani, cascano ancora dal pero!
Ma quanto è grande 'sto pero?