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sabato 1 dicembre 2007

I MALI D'ITALIA in 12 punti

Con l'avvertenza che essi sono innestati nei mali del Mondo, di cui costituiscono, probabilmente, un fiore all'occhiello.
Va detto che esistono anche i pregi d'Italia (la bellezza, l'inventiva, la storia antica, la buona cucina, la mozzarella di bufala (almeno fin quando la diossina proveniente dal trattamento della monnezza non la mette k.o. - un altro spazio che si chiude * - aggiornamento del 22.1.08), la pizza, la pasta di semola di grano duro, il vino, la moda, l'alta sartoria e la calzoleria più raffinata del mondo, le grandi montagne, il mare, la scuola di sci migliore del mondo, i cantieri navali più in del mondo, la rete di bettole, bancarelle e botteghe più capillare e sofisticata del mondo, un apparato di doppiatori cinematografici che il resto del mondo ci invidia, la Lamborghini e la Ferrari, l'Amerigo Vespucci, le Frecce Tricolori, una Nazionale di calcio che fa sognare, e via così), ma non me la sento di ipotizzare che essi siano fiori all'occhiello dei pregi del Mondo.
L'entrata in area EURO ha una valenza, tutto sommato, neutra. Non è pensabile che si sarebbe potuto fare a meno di entrarci (in fondo anche Spagna, Portogallo e Grecia hanno dovuto fare questo passo), né si può realisticamente credere che si sarebbero potute spuntare delle condizioni migliori. Piuttosto potrebbe, con ogni probabilità, essere più proficua la gestione di tale situazione. E qui il discorso si sposta su alcuni dei punti che seguono (v. in particolare 5 - 7 - 10 - 11)
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I MALI D'ITALIA
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1) L'Unità d'Italia (soprattutto per il taglio militaresco e subalterno a Francia e Inghilterra, con cui è stata realizzata, causa primaria dell'operetta del nostro neocolonialismo tardivo, e, conseguentemente, della tragedia greca del fascismo). Non si può fare la storia con i "se" e con i "ma", d'accordo; tuttavia, se se ne fosse fatto a meno, chissà che, oggi, il Regno di Napoli (non il "vero terzo mondo", come revanchisticamente afferma Al Jazeera, prendendo spunto dalla guerra della monnezza), gli Stati Centrali, il Lombardo-Veneto e il Regno Sabaudo, non sarebbero stati il secondo Benelux, gli altrettanto floridi Paesi Bassi del Sud, della Grande Italia, niente avendo regalato (non l'Alta Savoia e una buona fetta, quella di maggior rilievo e ricchezza, della Costa Azzurra alla Francia), o ceduto (non l'Istria e la Dalmazia alla fatiscente Jugoslavia), e senza alcun bisogno di rubare un pezzo di Tirolo all'Austria. Io proporrei all'organizzazione Beppe Grillo e a chiunque sia interessato, che può contattarmi, un bel vaffanculo day celebrativo di Mazzini, Garibaldi, il conte di Cavour e la contessa di Castiglione.
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2) Il vassallaggio endemico e viscerale verso U.S.A. e Vaticano (in buona parte derivante da quanto osservato al punto precedente)
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3) Lo sfruttamento massiccio del Nord sul Sud (v. anche punti precedenti). Da qui inizia il drammatico e desolante fenomeno dell'emigrazione.
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4) Il regresso apatico, fortemente diffuso, del Sud, in eterna attesa che arrivino sussidi da qualche parte, senza lavorare (v. anche punti precedenti)
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5) La corruzione, l'avidità, l'incapacità, la collusione con la criminalità organizzata di gran parte della Pubblica Amministrazione (in principalità la Classe Politica, naturalmente, tra l'altro divisa in una miriade di centri di interesse di parte. Il che comporta la sfiducia della stragrande maggioranza dei cittadini, così come si verifica per quanto riguarda il punto seguente).
Lasciamo perdere le qualità occorrenti per promuovere la crescita strutturale e sovrastrutturale, culturale, sociale, energetica del Paese. Ma non c'è una risposta che sia una risposta, un assetto di controllo che abbia una valenza di fronte a fenomeni come la criminalità, la droga, l'immigrazione clandestina, la deturpazione del territorio, gli incendi, in gran parte dolosi e persino lo smaltimento dei rifiuti; e che dice il nostro establishment del disastro occupazionale, del carovita, delle sperequazioni nella sanità e delle voragini o buchi neri nell'istruzione pubblica?
E del costante incremento della povertà che corrode dalle classi più deboli, la piramide sociale? E del debito pubblico? E della sicurezza dei cittadini fuori e dentro gli stadi? E degli sprechi (tanti da non poterli qui enumerare), degli emolumenti e delle pensioni ai parlamentari, delle consulenze d'oro e delle auto blu?
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6) La pressoché totale inaffidabilità e inefficienza della Giustizia (rilevo, tra l'altro che c'è una considerevole fetta di cittadini che passa gran parte della propria vita, a volte l'intera vita, a fare cause, senza che si affermi, in modo chiaro e trasparente, esente da dubbi, sospetti e perplessità, il buon diritto in contestazione. E' questa la nostra civiltà giuridica?)
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7) La sostanziale inconsistenza della Scuola, dell'Università e della Ricerca (basti riflettere sulla frequenza con la quale le nostre migliori intelligenze e capacità si collocano all'Estero)
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8) Lo strapotere e l'arroganza delle lobbies [banche, assicurazioni, massoneria, notai, gran fette della Medicina (basta vedere come funzionano gli ospedali dove sono infrattati parenti ed amici dei baroni della medicina), corporativismo associativo, non esclusi i sindacati, ed associazioni varie di tipo massonico, religioso, professionale o pseudo tali]
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9) Il nanismo psicologico della nostra classe dirigente pubblica e privata, per cui tutti vogliono dimostrare ed apparire "Grandi"
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10) La comunione consolidata tra privati e Istituzioni, nella grande assenza di dignità, spirito sociale, senso del dovere e altruismo, e grande presenza di paraculismo, sciatteria, meschinità
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11) L'inaffidabilità e l'asservimento pieno della Stampa, generalmente pecoreccia e lecchina, in ogni sua manifestazione, non alla libertà e verità della pubblica informazione, ma ai santuari della Politica e dell'Economia, alla Chiesa, ai Poteri Forti, Corporazioni, e Padroni vari
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12) Mafia, Camorra e 'Ndrangheta (E' forse assolutamente inaccettabile e scandaloso ravvisare in esse lo sbocco logico e ineluttabile di tutto quanto sopra?)
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* v. infra xVi - xXi del 26.10.07

1 commento:

Anonimo ha detto...

O.K.