Da sempre i riferimenti alla Divinità si ricollegano variamente a fattori atmosferici, variazioni climatiche, fenomeni meteorologici e all'influenza su di essi dei movimenti degli astri; si pensi a Giove Pluvio, ad Eolo il Dio dei venti, a come veniva raffigurato Zeus dai Greci, pronto a scagliare saette, all'alternarsi del Sole e della Luna su cui sono stati costruiti interi filoni di fedi e di riti, alla valenza delle eclissi, della siccità e degli uragani presso i popoli primitivi.
Secondo me è perché Dio è in essi: nella soffice neve che preserva la natura fino al risveglio della primavera, nel flagello della grandine, nel vento che indirizza i marinai o li contrasta, che scuote la campagna e la fortifica, nella pioggia che alimenta la vegetazione o l'affoga, nel sole che rinvigorisce il verde o lo brucia.
Alla luce di quanto sopra, quali sono gli esseri viventi più vicini a Dio, a parte gli animali e, probabilmente, i vegetali, anch'essi parte pulsante del Creato, oltre ai bambini, ai primitivi, ai selvaggi, ai folli, alle anime semplici dovunque allocate? I contadini, i montanari, i marinai le cui giornate, i minuti, le stagioni, sono scandite dal tempo, il cui sguardo è sempre rivolto al cielo, e gli artisti che rappresentano e interpretano tutto ciò.
Gli artigiani, esclusi quelli che operano per la terra, le irrigazioni, le colture, o per i percorsi, le vette, i ripari, le vele, gli scafi, le reti e analoga utensileria e attrezzeria, assimilabili, quindi ai predetti, sono già più lontani di un passo, già sul pie' di soglia dell'Eden, in procinto di uscirne.
La purezza è già sbiadita, la loro opera, se non addirittura artefice dell'opacità, è già un remedium ad essa e la vicinanza a Dio, rimandata a tempo indeterminato.
Nella profonda antichità dei tempi, sono convinto, Dio era sulla Terra. Forse anche altrove, ma di certo qui, lo sento.
Se la si mette così, pur ripercorrendo la Religione Ebraica, non furono Adamo ed Eva ad essere cacciati dal Paradiso Terrestre. Fu Dio ad andarsene, lasciando loro al LIBERO ARBITRIO (nel bene e nel male).
1 commento:
O.K.
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