Sono stato, recentemente, ad una sagra prettamente campagnola, in un paesino di montagna in Provincia di Bergamo, dove i contadini indossavano antichi costumi o comunque erano agghindati per l'occasione, e lì ho osservato e ho mentalmente annotato che LA MODA ITALIANA HA RADICI POPOLARI E NASCE DA LONTANO. Per questo, forse, è così apprezzata nel Mondo.
Basta vedere come sono vestiti con gusto i nostri contadini (ne parla anche Leopardi nel Sabato del villaggio), rispetto, ad. es. ai bovari e coltivatori americani.
Le donne: il fazzoletto in testa sobrio, tuttavia allegro, e abbinato alla lunga gonna drappeggiata, lo scialle coordinato col grembiule, il tutto combinato in modo da non creare stridenti contrasti, e le calzature, e le acconciature; gli uomini: gilè e pantaloni dello stesso colore o in gradazione, comunque mai in disarmonia tra di loro e con le camicie, anche dai colori sgargianti; nell'insieme, stile, semplicità, anche nel presentarsi, rapportarsi agli altri.
Un raffronto con gli americani?
Mi riporto agli innumerevoli film, diciamo del genere folk, anche ambientati in tempi recenti.
Quella di cui parlo è, forse, una specialità latina che ci distingue, non solo dagli americani, ma da tutti gli altri popoli omologhi (occidentali). Si risale, in effetti, alla tradizione mediterranea e, in particolare romana.
Noi quindi siamo, come dire? Primi inter pares.
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