Noto, soprattutto ultimamente, il nostro premier allampanato, teso, forzatamente attento, lo si vede bene, e proprio quando è più alta l'esposizione mediatica, incontri con Capi di Stato esteri, pubbliche manifestazioni, confronti con i sindacati o l'opposizione, interviste su scottanti argomenti di attualità, delicati atti di governo; così come si vede bene che fa sforzi immani per nascondere il suo reale stato d'animo, riuscendoci sì e no, lui che è maestro della comunicazione mediatica.
Allora mi chiedo: ma a che cosa sta pensando?
Ecco, ad esempio, quando parla con l'Emiro Arabo delle questioni petrolifere che interessano il Paese, o con i vertici dell'U.E. o dell'ONU delle forti ondate migratorie in atto, degli interventi sul problema del sottosviluppo in molti Paesi della Terra, o di quello che si dice il "villaggio globale", quando rassicura tutti che "le riforme si faranno" e, in ogni caso, "tutto va bene e nel migliore dei modi", in cuor suo a che cosa pensa?
Ai problemi della politica italiana (nonché europea e mondiale), a quelli della mediaset, ai suoi personali problemi giudiziari, a quelli familiari, a come gestire l'enorme ricchezza accumulata, a quanto gli costano gli avvocati (e le escort), al campionato di calcio? Boh! Mette tutte queste cose una dietro l'altra? Ma non manca il tempo?
O pensa contemporaneamente ad esse nell'insieme? Ma sono tante e tutte di grosso calibro... come si fa senza andare in tilt? Bisognerebbe chiederglielo... o forse è meglio non chiederglielo...
1 commento:
Chiederglielo sarebbe inutile: non risponde.
Me lo sono chiesto anch'io e, da bravo ex direttore di carcere, mi sono risposto: vuoi vedere che il suo incubo diurno e notturno è una bella cella di 12 metri quadri, compreso lussuoso servizio igienico-sanitario e sbarre alle finestre?
Ci sono andato vicino?
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