Questo vuol essere semplicemente un sasso in piccionaia, nessun dogma, nessuna pretesa di ineccepibile sillogismo. Un mio semplice spunto dialettico, sul quale sarebbe bello confrontarsi per giungere ad ulteriori riflessioni, ripensarci semmai, da parte mia, o trovare conferme; comunque arricchirsi concettualmente.
In sostanza io dico che l'artista può piacere o no, avere successo o essere stroncato, essere più o meno fortunato e così via, ma di una sola qualità, certo, non può mai essere privo, e cioè avere dentro di sé almeno un pizzico di lucida follia. Questa è, secondo me, una condizione necessaria, assolutamente necessaria... chi non è (un po') pazzo non è un (vero) artista; ma non è sufficiente.
In altri termini, per dirla in soldoni, si può essere pazzi e non essere artisti, ma in nessun caso si può essere artisti senza essere più o meno pazzi.
Chiunque vorrà intrattenersi su questo tema troverà in me un appassionato interlocutore. In tal caso sarà anche lecito e gradito far riferimento ad esempi ed esperienze.
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2 commenti:
un bel purgante belli fuori puliti dentro
sempre belli fuori e puliti dentro! E se fosse sporchi dentro e brutti fuori? O, meglio ancora... sporchi fuori e brutti dentro?
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